Verifica della profondità di carbonatazione

(UNI 9944 - UNI EN 14630)

Il più noto tra i processi chimici che interessano le alterazioni del calcestruzzo è la "carbonatazione". Questa reazione chimica è un fenomeno caratteristico delle strutture esposte all’aria e si sviluppa dalla superficie esterna verso l'interno dell’elemento in funzione della porosità del calcestruzzo.

Il problema principale dovuto al presentarsi del fenomeno è la diminuzione del PH del calcestruzzo da un valore normale di circa 13 a valori inferiori o uguali a 9 e di conseguenza dell'effetto di passivazione del calcestruzzo nei confronti delle armature, che iniziano a corrodersi diminuendo la propria sezione resistente, e aumentando di volume espellendo il copriferro di cls.

In situ, per la determinazione del PH dei calcestruzzi si può usare il metodo colorimetrico che permette di indagare vaste zone. Consiste nello spruzzare, mediante nebulizzatore, su una superficie di calcestruzzo appena messa allo scoperto (per esempio una carota o una zona appena scarificata, previo pulizia delle stesse dalla polvere cementizia residua sulla superficie) una soluzione alcolica di fenoftalina all’1%, indicatore di pH che rimane incolore al di sotto di valori di pH 9,2 (superficie acida), mentre evidenzia di colore magenta le superfici il cui pH sia maggiore, caratteristici dello stato di passivazione del ferro (superficie basica).