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Sismabonus

 Che cos'è?

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.

A chi spetta? 

L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.

Quali vantaggi?

Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).

Infine, chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”, può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96.000 euro). 

Come accedere al sisma bonus?

1-     Conoscenza della struttura

Le indagini diagnostiche, oltre al rilievo e l’analisi storica, sono il primo passo per conoscere lo stato in cui si trova l’edificio e i materiali con cui è stato costruito.

2-     Calcolo strutturale e classificazione sismica ante-operam e post-operam

Grazie ai calcoli strutturali viene determinato il livello di sicurezza dell’edificio nei confronti dell’azione sismica prevista per la zona sismica, determinando la Classe Sismica dell’edificio allo stato attuale.

In base alle vulnerabilità dell’edificio vengono progettati gli interventi strutturali per rendere più sicuro l’edificio, ottenendo la Classe Sismica dell’edificio allo stato futuro.

3-     Presentazione del progetto

Una volta deliberato l’intervento viene consegnato e presentato presso gli organi competenti. L’avvenuta presentazione del progetto costituisce l’inizio dei lavori e del procedimento.

4-     Richiedere la detrazione

E’ sufficiente pagare le spese detraibili (progettazione, opere edili, direzione lavori, ecc.) tramite bonifico bancario indicando gli estremi della pratica e del soggetto beneficiario.

Se il soggetto non ha sufficiente capacità di detrazione può cedere il proprio credito d’imposta all’impresa che eseguirà i lavori. In questo modo è l’impresa esecutrice che fruirà direttamente delle detrazioni.

5-     Fine dei lavori e collaudo

Al termine dell’intervento il collaudatore e direttore lavori attestano la conformità dell’intervento ultimato e si concludono le operazioni di cantiere.

Chi incaricare per il progetto per il miglioramento sismico ed un preventivo Sismabonus?

E’ necessario consultare un professionista che, una volta esperite le campagne di indagini sulle strutture e le indagini geotecniche, tramite le analisi previste dalle Norme Tecniche sulle Costruzioni individuerà la classe di rischio sismico allo stato di fatto. Il professionista predisporrà quindi il progetto degli interventi di miglioramento sismico e la certificazione della classe di rischio allo stato di fatto e quella conseguibile con i lavori previsti.

Qual è l’iter amministrativo edilizio per gli interventi antisismici del sismabonus?

L’iter edilizio del Sismabonus si avvierà con la presentazione allo sportello unico della SCIA con il progetto di miglioramento sismico e le certificazioni delle classi di rischio pre/ post intervento secondo i modelli predisposti dal M.I.T nel DM 65/2017 (allegato B).
Il direttore dei lavori e il collaudatore statico all’ultimazione dei lavori dovranno attestare la conformità degli interventi realizzati al progetto depositato.


Contattaci al 3389780997 o scrivici per ricevere informazioni al seguente indirizzo e-mail: classedilsrl@gmail.com

La sezione sottile si ottiene da una cross section tramite abrasione con appositi utensili, fino a rendere il campione subtrasparente (in genere 30 microns di spessore) e quindi osservabile con un microscopio ottico a luce polarizzata trasmessa. Tale tecnica largamente utilizzata nel campo della petrografia e della mineralogia (secondo normal 12/83 e 10/82) permette essenzialmente di effettuare determinazioni a carattere mineralogico, morfologico e tessiturale. In particolare è possibile classificare le pietre naturali, identificare le tipologie di inerte e definire il rapporto inerte/legante presente in malte, intonaci e stucchi, nonché effettuare determinazioni sulle finiture cromatiche, sul degrado e sulle tecniche esecutive.

Strumentazione per analisi petrografiche

  • Microscopio ottico bioculare polarizzatore a luce trasmessa per analisi petrografiche e mineralogiche
  • Sistema di acquisizione di immagini digitale

La sezione trasversale lucida, detta cross section, si ottiene impregnando e inglobando il campione in una apposita resina, per essere poi successivamente sottoposto all'operazione di taglio e lucidatura. In questo modo le finiture cromatiche o il deposito che caratterizzano la superficie del campione prelevato, risultano ben leggibili al microscopio ottico in luce riflessa e possono quindi essere studiate approfonditamente definendone in dettaglio caratteristiche quali lo spessore, il colore e la morfologia. La cross section rappresenta inoltre il primo step di un iter analitico che prevede poi successivamente l'analisi puntuale in corrispondenza di ogni singola finitura e quindi la sua caratterizzazione composizionale tramite microanalisi associata ad un microscopio elettronico (SEM+EDS)

Questa tecnica strumentale consente di identificare le sostanze cristalline che compongono un materiale: essa si basa sul principio che le radiazioni X vengono diffratte dai reticoli cristallini dei minerali, in modo caratteristico per ciascuna specie mineralogica. Tale tecnica trova impiego soprattutto nella caratterizzazione dei materiali ceramici e dei prodotti di alterazione.

Nel microscopio elettronico a scansione (SEM) una "sonda" molto sottile di elettroni con energia fino a 30 keV viene focalizzata sulla superficie del campione all’interno del microscopio e viene indotta a esercitare una scansione in forma di una successione di linee parallele. Alcuni fenomeni si verificano sulla superficie sottoposta all’impatto degli elettroni; i più importanti per la microscopia elettronica sono: 1) l’emissione di elettroni secondari con energie di qualche decina di eV, 2) la riemissione o riflessione di elettroni ad alta energia o retrodiffusi appartenenti al raggio primario.

La configurazione e la disposizione dei rivelatori dei due tipi di elettroni emessi è tale che vengono sfruttate al meglio le peculiarità del meccanismo di emissione. In particolare gli elettroni secondari vengono utilizzati per la costruzione di immagini ingrandite fino a 200.000x e risolte fino a 5nm grazie al fatto che a causa della bassa energia di cui sono dotati provengono dagli strati più superficiali del campione mentre gli elettroni primari servono all’identificazione della presenza di composti diversi in un campione eterogeneo essendo la intensità con cui emergono è una funzione diretta del numero atomico medio della sostanza investita dal raggio primario. La corrente elettronica emessa è raccolta dai rivelatori e amplificata contemporaneamente alla scansione del fascio elettronico sul campione, le variazioni nella forza del segnale risultante sono usate per variare la brillantezza della traccia del raggio elettronico che fa una scansione su uno schermo fluorescente sincronica con il raggio elettronico sul campione.

L’ingrandimento prodotto dal microscopio elettronico a scansione è il rapporto tra le dimensioni tra l’immagine finale prodotta ed il campo esplorato dal fascio elettronico sul campione. Normalmente l’ingrandimento può andare da 10 a 200.000x ed il potere risolutivo può spingersi fino a 4nm ( 40 Ångstrom).

La microanalisi

L’analisi chimica (microanalisi) nel microscopio elettronico (SEM) a scansione viene realizzata misurando l’energia e la distribuzione delle intensità dei raggi X generati dal fascio elettronico sul campione utilizzando un rivelatore a dispersione di energia EDS ( spettrometria per dispersione di energia). L’analisi che viene prodotta può essere sia dell’area che in quel momento viene ingrandita, oppure, fermando la scansione del fascio elettronico, di un punto di interesse sulla superficie del campione (microanalisi). Dato che la porzione di spazio eccitata dal fascio elettronico, che produce lo spettro X, è un intorno del punto di pochi micron, il SEM+EDS è un potente mezzo di indagine su solidi chimicamente disomogenei a scala microscopica.